Quando perdere peso? Alcuni indici utili per capirlo!

Ognuno di noi ha un rapporto tutto particolare con il suo corpo. C’è chi si vede troppo grasso, chi troppo magro, chi si definisce insoddisfatto di alcune sue parti e chi invece ne esalta altre e ne fa il suo punto di forza.

C’è un punto però che accomuna tutte queste percezioni: la nostra salute. Sappiamo davvero quando è il momento di cambiare stile di vita e seguire una dieta adatta alle nostre esigenze? Spesso ci dimentichiamo che la parte più importante dello stare bene con noi stessi non risiede tanto nel raggiungere il peso ideale, quello, per intenderci, che vediamo nelle pubblicità o che la cultura e i social media ci propinano come qualcosa che, se raggiunto, ci renderà felici. La felicità parte proprio da noi, dall’attenzione e dal rispetto che abbiamo per il nostro corpo, dalla consapevolezza del nostro stato di salute e dal sentirci bene con noi stessi.

Qual è dunque un metodo inopinabile per capire se ha realmente senso imbattersi in diete restrittive o, al contrario, accettare il proprio peso e lavorare psicologicamente sui nostri punti di forza e debolezza?

Esistono alcuni indicatori che ci permettono di capire quando è opportuno perdere peso:

  • L’indice di massa corporea (IMC o BMI in inglese), che viene calcolato dividendo il peso (kg) per l’altezza (m²). Quello che si ottiene è un valore che rientra in una classificazione del peso, stabilita dall’OMS, suddivisa in range che vanno da una condizione di sottopeso all’obesità (per scoprire il tuo IMC, visita la home del mio sito e inserisci i tuoi dati nel calcolatore!). Un valore sopra il 24,9 è da considerarsi nel range del sovrappeso.
  • La circonferenza della vita, un indicatore che tiene in considerazione la distribuzione del tessuto adiposo. Per misurarlo, è importante che il soggetto sia in piedi, che il nastro misuratore sia posizionato in asse orizzontale, senza comprimere l’addome, ad una respirazione minima normale. Una persona possiede un’eccessiva quantità di grasso addominale quando la circonferenza di vita è superiore a 102 cm negli uomini, e superiore a 88 cm nelle donne.
  • Il numero di fattori di rischio cardiovascolari, quali ad esempio fumo di sigaretta, ipertensione, elevati livelli di colesterolo LDL, bassi livelli di colesterolo HDL, età (sopra i 45 anni nei maschi e sopra i 55 nelle femmine o in post-menopausa), elevati livelli di glicemia a digiuno o una storia familiare di malattia coronarica prematura. Chiaramente, più sono i fattori a cui si è esposti, maggiore è il rischio cardiovascolare.

Questi tre indici risultano essere molto importanti per rilevare la condizione dello stato di salute di una persona. È sempre necessario, tuttavia, prima di procedere con qualsiasi azione, rivolgersi ad uno specialista per ottenere un consulto competente sul proprio caso, poiché ogni individuo ha una sua storia e soprattutto un suo corpo.

Risulta quindi sempre importante valutare con il medico se si hanno controindicazioni a perdere peso. Mettersi a dieta, infatti, non è qualcosa che, ancora una volta, coinvolge solo il nostro aspetto esteriore, ma prima di tutto il nostro benessere fisico e mentale.

Vi lascio con un consiglio, che è diventato un po’ il mio mantra quotidiano: amatevi e prendetevi cura del vostro corpo, è l’unico luogo in cui dovrete vivere per sempre! 😉

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