Emozioni, alimentazione incontrollata e mindfulness

Il disturbo da alimentazione incontrollata (BED)

Il Binge eating disorder (BED) è un disturbo caratterizzato da abbuffate ricorrenti, non seguite dall’attuazione di pratiche compensatorie, quali ad esempio vomito autoindotto, uso di lassativi e diuretici o intenso esercizio fisico. Per abbuffate si intende episodi di alimentazione incontrollata, ovvero momenti in cui il soggetto percepisce di perdere il controllo sull’impulso a mangiare. Nel caso di abbuffate oggettive la quantità di cibo ingerito in un preciso tempo è effettivamente maggiore rispetto alla media del cibo ingerito dalle persone. Spesso il disturbo si associa ad obesità e può insorgere a qualsiasi età. A differenza dell’anoressia e della bulimia, nettamente più frequenti nel genere femminile, il BED è ugualmente presente in entrambi i generi, con lieve prevalenza per quello maschile.

Secondo alcuni studiosi il discontrollo nel BED è legato maggiormente ad una difficoltà di gestire le emozioni e gli impulsi, più che ad al controllo restrittivo del peso e della forma del corpo, tipico dell’anoressia e bulimia nervosa.

Gestione delle emozioni nel BED

Il cibo assume quindi una funzione calmante, allentando gli stati di malessere e di tensione. Utilizzare il cibo a tale scopo talvolta è fisiologico in tutti gli esseri umani. Questo meccanismo diventa però dannoso nel momento in cui si innesca il “pilota automatico“, ovvero quando l’assunzione di cibo diventa l’unica strategia possibile per gestire i propri stati interni negativi, senza apparente possibilità di poter fare diversamente. A questo punto, le abbuffate diventano uno schema ricorrente, impulsivo e discontrollato. L’assenza di consapevolezza di tale meccanismo comporta un’ulteriore senso di impotenza e impossibilità di uscire dal circolo vizioso.

Inoltre, alcuni fattori presenti nel BED, come il senso di inadeguatezza, bassa autostima e umore depresso possono interferire e amplificare tale schema.

Mindful eating come strumento di aiuto per il trattamento del BED

Uno studio pubblicato sulla rivista Complementary Therapies in Medicine, mostra come le tecniche di Mindfulness (mindful eating e mindful movement) abbiano un impatto sul miglioramento dello stile di vita di una persona, in particolare sulle modalità di gestione delle situazioni avverse, tra cui anche la gestione del rapporto con il cibo. In questo quadro, il mantenimento e il controllo del peso sarebbero influenzati da una serie di fattori, tra cui un maggior senso di auto-efficacia e capacità di gestione dello stress e regolazione emotiva. La pratica Mindfulness aiuterebbe quindi a far crescere queste capacità, andando a lavorare sulla presa di consapevolezza dei propri stati interni e sulle strategie migliori da attuare per gestire gli eventi negativi.

Basandosi sul principio di accettazione, non giudizio e tolleranza verso le emozioni negative, la mindful eating può essere usata come strumento, coadiuvato dalla terapia, per affrontare il tema del cibo come calmante e imparare a gestire in modo più funzionale il controllo del peso e il rapporto con il proprio corpo.

 

Dott.ssa Giulia Pelini
Psicologa, Psicoterapeuta in formazione, Mindful Eating Trainer

www.giuliapelinipsicologa.it
info@giuliapelinipsicologa.it

Bibliografia

Sara A. Chacko, Gloria Y. Yeh, Roger B. Davis, Christina C. Wee, A mindfulness-based intervention to control weight after bariatric surgery: Preliminary results from a randomized controlled pilot trial, Complementary Therapies in Medicine (2016) 13-21

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